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Vesuvio e vesuviani – Intervista a Giovanni Gugg

Quello per il Vesuvio non è solo interesse professionale. Dai suoi numerosi saggi sul tema del rischio connesso alla presenza del vulcano, emerge una profonda passione per l’intera area vesuviana che trova nel "Formidabil Monte" fermento e vita. Il suo percorso formativo all'ombra del Vesuvio è legato fortemente a San Sebastiano, meta privilegiata di indagine. Qui ha vissuto per alcuni mesi, durante i quali ha realizzato una ricerca antropologica sul territorio, raccogliendo interviste e memorie. Uno studio minuzioso, condotto con occhi curiosi e vigili, registratore e fotocamera alla mano, poi confluito in una tesi dottorale che racconta dei sansebastianesi e di cui, paradossalmente,

Rischio Vesuvio, in primavera le prove di fuga

La presenza del Vesuvio, emblema e simbolo del territorio campano, comporta inevitabilmente un rischio per l'ampia area, densamente popolata, da esso sottesa. Il nostro vulcano, venerato fin dall'antichità per i minerali rilasciati nel suolo, che rendono fertili le terre ed uniche le colture ospitate alle sue pendici,  è uno dei più pericolosi al mondo. Non c'è altro da fare che prenderne atto, sostituendo al fatalismo la consapevolezza che la convivenza è possibile, ma richiede coscienza e preparazione. Nel mese di dicembre si è finalmente usciti dal torpore dilagante, almeno per quel che ci riguarda, grazie alla presentazione del Piano di Emergenza

Piano di Emergenza Comunale

Parte domani la campagna di divulgazione ed informazione sulle attività di prevenzione dei rischi naturali ed antropici, predisposta dall’Ente comunale in seguito all’aggiornamento del Piano di Protezione Civile. L’appuntamento è per le ore 11 presso la sala consiliare del Municipio. Ad illustrare il piano e gli scenari di rischio ed esso connessi, il responsabile scientifico del progetto, già noto per la sua attività di geologo e vulcanologo, Giuseppe Rolandi. In allegato troverete la locandina dell’evento. Tutti sono invitati a partecipare e, considerando l’importanza della tematica, vi consigliamo vivamente di farlo.

Rischio Vesuvio e piani di sicurezza

Martedì 25 agosto, un articolo pubblicato sulle pagine del quotidiano Il Mattino, a firma di Franco Mancusi, riportava la notizia della presunta ed imminente eruzione del Vesuvio basata sulle dichiarazioni rilasciate alla rivista Nature, dai due vulcanologi italiani Giuseppe Mastrolorenzo e Lucia Pappalardo. «A titolo personale qualche studioso cerca un soffio di notorietà -commenta il giornalista- impressionando cittadini, buontemponi e mass-media pronti ad ospitare falsi scoop facili». A supportare tale considerazione, Mancusi riporta alcuni stralci del comunicato con cui il Direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Giuseppe De Natale, smentisce quanto dichiarato dai due studiosi, esprimendo dubbi relativi alla stessa pubblicazione sulla rivista Nature. «Tutto sereno

Ampliata la “Zona gialla” dell’area Vesuviana

Nel febbraio 2014 veniva definitivamente approvata la nuova Zona rossa dell’Area Vesuviana. Tale zona, soggetta a vincoli ambientali ed urbanistici, nasceva da una rinegoziazione del piano di emergenza definito dal Dipartimento di Protezione Civile nel gennaio del 2013. In tale circostanza si estese la Zona rossa da 18 a 24 comuni sulla base dei confini amministrativi e, nel caso di Napoli, delle municipalità più esposte al rischio Vesuvio. Un ampliamento i cui criteri non soffisfacevano i comuni di Napoli, Nola e Pomigliano che ricorsero in appello. L’accoglimento delle loro istanze portò un ridimensionamento del perimetro secondo l’attuale configurazione. A distanza di un

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